Tutti i neo genitori si sono posti almeno una volta questa domanda.
Ecco come risponde la logopedista Giorgia Neri.

“Per rispondere a questa domanda è necessario conoscere le varie tappe di sviluppo fisiologico del linguaggio. Nel corso del primo anno di vita 0-12 mesi, il bambino sviluppa tutti i prerequisiti alla comunicazione (contatto oculare, intenzionalità comunicativa, attenzione condivisa, utilizzo dei gesti, rispetto dei turni, imitazione, gioco simbolico). In questo primo anno di vita si sviluppa anche la comprensione di parole e frasi semplici. La comprensione è fondamentale e precede sempre la produzione di parole. Un bimbo di 12 mesi dovrebbe riconoscere il proprio nome e girarsi se chiamato, conoscere le persone a lui familiari e provare a chiamarle (anche se non correttamente dal punto di vista della produzione).

Intorno ai 12-14 mesi compaiono le prime paroline. Il termine “intorno” sta a indicare una media stimata ma ricordiamo che la variabilità è elevata. Queste prime parole infatti potrebbero arrivare anche dopo, verso i 14-16 mesi. Non ci allarmiamo dunque se ai 14-15 mesi ancora il bambino non ha pronunciato le sue prime parole. Esistono tuttavia degli indicatori che ci indicano se è necessario contattare uno specialista per indagare meglio la situazione. Un primo indicatore è quello dei 18 mesi. Un genitore può iniziare ad attenzionare lo sviluppo del proprio bambino quando arrivati ai 18 mesi dice meno di 10 parole. Un altro indicatore importante è quello dei 24 mesi: se un bambino arriva a questa fase con meno di 50 parole nel suo vocabolario espressivo allora è caldamente consigliata una consulenza logopedica. Teniamo presente che, oltre alla componente puramente espressiva, dobbiamo attenzionare la situazione anche nel caso in cui:                            

– a 7-11 mesi il bambino non reagisce ai rumori o al proprio nome, non guarda negli occhi per comunicare o quando si comunica con lui, non sembra per nulla interessato all’interazione;

– a 12 – 18 mesi non utilizza i gesti per comunicare;

– a 18-30 mesi non comprende ordini semplici e sembra non capire le nostre richieste.”